Si è concluso il tour di Alessio Ciacci in Brasile, chiamato a illustrare le migliori esperienze italiane di raccolta differenziata e riciclo, alle massime autorità statali e cittadine nella capitale brasiliana. In cinque giorni, Ciacci, Presidente di Asm Rieti e Acsel Val di Susa, ha partecipato in veste di relatore, a sette convegni e numerosi incontri bilaterali per presentare e promuovere il modello italiano “Rifiuti Zero” adottato nel 2007 da Capannori come primo comune italiano e che oggi annovera oltre 270 comuni per oltre 6 milioni di cittadini coinvolti.
Il Tour, organizzato dall’Istituto brasiliano “Lixo Zero” e dal suo presidente, Rodrigo Sabatini, è stato anche l’occasione per la presentazione del primo Congresso Mondiale Città Rifiuti Zero che si terrà a Brasilia dal 5 al 7 di Giugno e vedrà la partecipazione di decine di città da tutto il mondo nonché dal Presidente della Repubblica del Brasile. Importanti incontri sono stati inoltre organizzati con l'azienda di gestione rifiuti della capitale e l'associazione nazionale dei comuni brasiliani, interessati ad approfondire i risultati costruiti in Italia grazie a politiche di riciclo, tariffazione puntuale e riduzione degli scarti. Un’altra parte del tour si è svolta a Florianopolis dove sono stati organizzati incontri presso la Camera di Commercio con aziende locali, presso il Parlamento federale dello stato di Santa Caterina e presso l’Università in occasione della firma di un importante accordo di cooperazione universitaria su Rifiuti Zero. Il primo al mondo di questo tipo.
“E’ stato un vero onore essere il testimonial –afferma il Presidente, Alessio Ciacci - dei migliori esempi di un modello italiano di raccolta differenziata, riciclo e riduzione che fa sempre più scuola nel mondo. Una vera soddisfazione percepire tanto interesse internazionale per i risultati che stiamo raggiungendo. Unire le forze a livello planetario per costruire politiche di sostenibilità è sempre più urgente ed importante.”.
"Il modello italiano di gestione Verso Rifiuti Zero è rivoluzionario, poiché si concentra sulla responsabilità dei cittadini, promuove la valorizzazione delle risorse naturali e ha una importante sostenibilità economica, - afferma Rodrigo Sabatini. È il modello ideale per i paesi in via di sviluppo come il Brasile, basato sul cambiamento di processo e capitale umano e invece di capitale finanziario intensivo. Il modello italiano –conclude Sabatini- è la migliore applicazione del concetto di rifiuto zero, una metodologia etica, economica, efficiente e visionaria, ormai collaudata.