La pelle riveste l' intera superficie corporea e rappresenta una barriera di protezione e un mezzo di comunicazione con l' esterno. Essa è costituita da tre strati: l' epidermide, che ha essenzialmente funzione di protezione; il derma, molto resistente e poco deformabile, ha il compito di fornire il sangue e l' ossigeno; il sottocutaneo, infine, è formato da tessuto adiposo e costituisce un “cuscinetto isolante” e una riserva calorica a cui attingere nei periodi di digiuno.
La pelle svolge anche azione di termoregolazione, mediante la produzione di sudore e ci relaziona con l' ambiente esterno grazie alle sue terminazioni sensoriali (stimoli termici, tattili e dolorifici).
Purtroppo gli incidenti non sono infrequenti, sopratutto in età pediatrica, e spesso il farmacista, nell' esercizio della sua attività quotidiana, si trova a dare consigli su come medicare le lesioni della cute.
Le piccole ustioni
Le ustioni sono fra gli incidenti domestici più frequenti, data l' abbondanza dei fattori di rischio: fornelli, forni, ferri da stiro, pentole e caffettiere, sostanze chimiche impiegate per la pulizia.
Le ustioni vengono classificate in base alla gravità: lesioni di I, II, e III grado.
Quelle di I grado, di comune riscontro in farmacia, sono lievi e caratterizzate da vasodilatazione e arrossamento locale. Prima di tutto è necessario porre la parte interessata sotto un getto di acqua fredda o in una bacinella con acqua e ghiaccio. Evitare rimedi estemporanei come l' applicazione di olio perché impedisce la traspirazione e la zona colpita non si raffredda.
Se si sono formate le vescicole sierose e sono intatte, evitare di bucarle per non provocare infezioni.
Dopo il primo trattamento, procedere alla medicazione applicando una crema a base di cortisone e antibiotico, creme o garze contenenti acido ialuronico o prodotti a base di anestetici locali.
Le ferite
Il tipo di ferita può essere diverso:
• ferite da taglio: determinate da strumenti con margini taglienti (coltelli, lamette ecc..). L' estensione è limitata e spesso sono profonde.
• ferite da punta: dovute alla penetrazione di oggetti acuminati (chiodi, punteruoli). Estensione limitata, profonde.
• Ferite lacero-contuse: Dai margini irregolari, frequenti nell' infanzia, provocate durante la corsa, o dalla bicicletta o dai pattini. Quelle da morso di animale meritano particolare attenzione per l' alto rischio di infezioni.
• Ferite da lama: sono prodotte da strumenti dotati di lama (taglierini, pialle) e presentano il distacco di un piano cutaneo dal piano sottostante.
LA MEDICAZIONE
1- Pulizia accurata della ferita e asportazione di eventuali corpi estranei (sassolini, pezzi di vetro). Si consiglia, a questo scopo, una irrigazione con con soluzione fisiologica.
2 - Se la ferita continua a sanguinare, è utile esercitare una compressione diretta sulla stessa con una garza sterile.
3- Si applica un antisettico:
• acqua ossigenata: deterge e asporta i tessuti morti con la sua tipica effervescenza (ottima per escoriazioni dei bambini).
• Polivinilpirrolidone iodio: su cute intatta o su piccole lesioni, ha un'efficacia ad ampio spettro.
• Soluzioni di ipoclorito di sodio: dissolvono il tessuto necrotico e controllano gli odori.
• Benzalconio cloruro: proprietà germicidi, detergenti e cheratolitiche.
Raramente è richiesta l'applicazione di antibiotici per uso topico.
4- Proteggere la ferita; la medicazione ideale deve garantire:
• il giusto grado di umidità, che favorisce la cicatrizzazione, evitando però la macerazione;
• L'isolamento termico (l'ipotermia rallenta la cicatrizzazione);
• che la lesione sia al riparo dalla polvere e da prodotti tossici;
• lo scambio gassoso di ossigeno, anidride carbonica e vapore acqueo: buoni livelli di ossigeno favoriscono la cicatrizzazione.
• Rimozione facile e indolore.
La medicazione che viene posta a contatto con la ferita deve essere sterile.
Mai mettere del cotone idrofilo a diretto contatto con la ferita, altrimenti si rischia che le sue fibre rimangano imbrigliate nel coagulo in formazione.
Se i margini della ferita tendono a divaricarsi, è possibile riavvicinarli utilizzando delle sottili strisce di cerotto (steri strip) utilizzati in alcuni casi al posto del filo di sutura. Un' altra possibilità è rappresentata dal collante tessutale, molto utilizzato nel Pronto Soccorso, che può essere applicato però solo a ferite superficiali, lineari e non molto estese.
A cura della Dr.ssa Chiara Falcocchio
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